Viceversa, si ci dite: quattro briccocole più quattro briccocole, quante briccocole fa?... Lui vi arisponde subito: briccocole otto, e nun ne perde una nemmeno se l'ammazzate.
Accusì è la virtù: abbisogna innistarla su la vita. È inutile che ci dite teoricamente che la bucìa ci ha le gambe curte, se poi, la prima volta che la vostra creatura ne dice una, non ci fate capire che, per lo meno, le gambe lunghe ce l'avete voi.
Accusì fu che io una mattina lo chiamai e ci dissi: Ricordati che la verità è come diceva Costantino all'Angelo Custode, il meglio fico, salvando il dovuto arispetto, del bigonzo. Perciò tu la devi dire in faccia a tutti, qualunque siano le conseguenze che ti pòi tirare dietro, o magari davanti. L'omo onesto ci ha una parola solo. Tu mi dirai che è forse per questo che nisuno lo sente, ma ciò non toglie che è accusì.
Lui dice: sì papà, piglia i suoi libri, si soffia il naso nella tenda e se ne va a scola.
Eccoti che all'ora di pranzo me ti vedo comparire davanti, macchè un pupo!...
Pareva il commesso viaggiatore della ditta scappellotti, pignoli e compagni, col campionario in testa, tanti erano i brugnoccoli, lividi e piticozzi che ci aveva sulla cervice.
Dico: Figlio mio, ma che è questa uniforme d'Itagliano all'estero?
E lui me ti arisponde, dice:
- Papà, è colpa vostra.
- Figlio mio, ma anche d'un cane, e chi t'ha toccato?
Dice: Papà, ho fatto come m'avete detto voi. Ho detto la verità a tutti.
Detto un fatto, a furia di pazzienza, ariescii a tirarci fora da la bocca il racconto di quello che era successo.
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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna pagine 188 |
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Ricordati Costantino Angelo Custode Figlio Itagliano Papà
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