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      Arispetta i tuoi superiori, ma senza inchinarti troppo, sinnò ci pigliano gusto e diventi come un piticozzo qualunque. Fa come tuo padre. Io sono come il sighero toscano, che si spezza, ma non si piega.
     
      Si uno ti fa un'offesa, dagli un mozzico al naso, ma poi disinfettati i denti. Stringi la mano a tutti, ma pure quella, disinfettala spesso, come diceva Nerone a Catilina.
      Ariguardo ai proverbi però, ci ho sempre avuto una leggera priggiudiziale. I proverbi ci hanno l'inconveniente dei rimedi di quarta paggina, comechè sono una specie di pillole che dovrebbero guarire tutto e invece per lo più ti restano su la panza.
      Dice, ma sono figli de l'esperienza.
      Già!... E il padre chi era?
      Primo inconveniente! Eppoi, ci so dire che spesso e volentieri nun fanno onore a la madre!
      Un tempo, presempio, sarà magari stato vero che bandiera vecchia, onor di capitano. Oggi invece, quando una bandiera è vecchia, se ne trova un'altra.
      Dice, tanto va la gatta all'unto, che ci lascia lo zampino. Invece io ho viste tante gatte che sono andate all'unto, se lo sono pappato, e sono ritornate a casa in automobile!
      Chi di gallina nasce convien che razzoli!... Dicheno loro!... Chi di gallina nasce, se si sa regolare pole pure essere che finisce capodivisione.
      Omo a cavallo, sepoltura aperta!... Ma questo è un proverbio che se l'è inventato uno che ci toccava d'andare a piedi... Vidde passare quell'altro a cavallo e ci disse per invidia: Possi morire trucidato. Ed ecco il proverbio.
      Io ci dico, piuttosto: Aricordati che l'omo è il re della natura, e mi pare che sia una bella posizione.


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





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