Il cane è l'amico dell'omo, raggione per cui finirà male.
Tira più un pelo di bona volontà, che un sighero de la Reggìa.
Una mano lava l'altra e tutte due suonano il pianoforte, per cui è una bella scocciatura.
Diffida di chi ti loda in faccia, ma si qualcuno ti loda di dietro, mettici una pietra sopra e allontanati.
Ricordati che l'ozzio è il padre dei vizzi, ma la fatica è la madre dei calli, per cui, fra i due, scegli sempre i spaghetti alla matriciana.
Pensa che la farina del diavolo è l'unica che non paga il dazzio.
Arimembrati spesso quei versi del Metastasio, che dice: Miser chi mal oprando si confida, Laddovechè si fai una boglieria, quando proprio ti credi che non ci pensi più nessuno, ecco che ti fanno cavagliere.
Giunto a questo punto de l'insegnamenti morali, ecco che me te si presenta davanti il fenomeno più grave, comechè un uomo che tu lo prepari per la vita, senza prepararlo al momento che prenderà di petto a la donna, è come uno che ci dici: eccheti lo schioppo e la polvere e va pure a la guerra, ma a le palle passiamoci sopra.
Loro mi diranno: Ma a un padre ci conviene, di fronte a un rigazzino nel fiore de l'innocenza, di farci certi discorsi?
Cari signori, de le due l'una: O il rigazzino certe cose le capisce già, e allora è meglio che ci porti il sussidio de l'esperienza, o non le capisce e allora pole fare conto che ci stia sonando un pezzo di Debbussì e ci pole dormire sopra.
Per cui passo oltre e dico.
Cominciamo abbovo, come diceva quello che faceva il zabbaglione.
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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna pagine 188 |
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Reggìa Metastasio Miser Laddovechè Debbussì
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