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      Io non ce ne ho potuti finora pizzicare che due: il resto sarà un giorno di domigno pubblico, ma questi due, si volete, ve li dico:
     
      LA CASTITÀ
     
      La castità sarebbe, una virtù
      che è bella, ma somiglia un po' alla rosa,
      comechè a dirci il vero, è puncicosae non vole la gente a tu per tu.
     
      Per esempio: figurati mammà
      che ha fatto un dolce e doppo l'ha riposto.
      Il dolce c'è, però tu ignori il postoe l'ora certa che si mangerà.
     
      In tutte l'altre bone qualità
      si propone l'esempio dei maggioriperò non si può fare in questa qua.
     
      Non posso dirti: come tuo padre
      (eh..., l'esperienza te lo insegnerà!)
      E tanto meno: fa come tua madre!
     
     
      E l'altro è
      LA CARITÀ
      La carità sarebbe un sentimentoche l'omo che lo prova è superiore,
      come qualmente glie si allarga il cuoree doppo s'aritrova più contento.
     
      Si fa in parecchi modi a tutte l'ore:
      col tè danzante, con la conferenza,
      con la serata di beneficenzaed altri giocarelli per signore.
     
      Si fa per le rigazze disgrazziate...
      per qualche miccagliolo che si pente,
      per le povere bestie maltrattate,
     
      per i cani barboni trovatelli,
      per le mosche olearie pensionatee, qualche volta, per i poverelli!
     
      Ma non posso e non voglio invadere ulteriormente il campo della mia leggittima consorte. Perciò abbandono il terreno e aritorno al campo intellettuvale.
      E veniamo al malloppo de la questione. Fra tutte le forme dell'insegnamento quello che doverebbe essere più utile, doverebbe essere l'insegnamento de la storia, vuoi profana, vuoi sacra, comechè diceva Ludovico il Moro a la Berresina: La storia è la maestra de la vita!


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





Ludovico Moro Berresina