E, proseguendo per l'intrapreso vicolo, vengo a darci un altro malloppetto del trattato in questione.
E sarebbe come chi dicesse:
LA PATRIA
Definizzioni - Il "Dentiverdismo" - La patria del proletaglio organizzato - Quella del giovine coi scopettoni - Quella dell'omo qualunque.
Era una bella mattina di primavera, il sole arisplendeva a caldi raggi, e l'uccelletti, nun avendo gnente da fare, avevano detto: Vogliamo svolazzare di ramo in ramo?... Per cui la natura, poverella, era in festa, e le violette, fedeli a la consegna, odoraveno.
Il sottoscritto, tenendo per la mano il di lui, malgrado le insinuvazzioni, ligittimo rampolo, passeggiava per i viali di Villa Borghese.
Laddove tutto in d'un tratto il fanciullo arrestossi, introdussesi un nummero imprecisato di dita nella narice destra e esclamò: Papà, che è la Patria?...
Lì per lì, preso a la sprovvista, ci arisposi:
La patria, figlio mio, è quella cosa che
Appennin parte il mar circonda" nonchè "di dolore ostello", e che sarebbe come chi dicesse una cosa che ci fanno le dimostrazzioni, i colleggi elettorali, i Palazzi di Giustizzia e tante altre cose in base alle quali nun te le posso dire tutte, ma quando sarai più grande ti farai capace".
Come vede, la definizione era troppo sommaria, ma, dagli oggi e torna a ridarvi domani, fenii col dire tra me ed Oronzo: Questo rigazzino nun lo potrai far trovare ne la cundizione del 90 per 100 degl'Itagliani che, rivati a una certa età, si sentono domandare i bagliocchi, la libbertà e magari la pelle per conto della patria, e nissuno s'è mai insognato di spiegarci chi è questa creditrice misteriosa, che domanda tutto ai galantommini e tutt'al più dà qualche onoreficenza ai birbaccioni.
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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna pagine 188 |
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Vogliamo Villa Borghese Papà Patria Palazzi Giustizzia Oronzo Itagliani
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