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      Adesso, finalmente, è venuta l'idea bona! Facciamo ben altri due ministeri; quello del lavoro e quello de le ferrovie.
      E, messi su una bona strada, approfittiamo di questo momento che ci abbiamo, come sol dirsi, l'interimme, e facciamo parecchi altri ministeri ad ocche; affinchè ogni cosa che succede dentro i così detti confini de la patria, vi sia qualche povero figlio di famiglia che ci si possa fare una posizzione sopra, con relativo capodufficio, capodivisione, bollo, finca e annotazzioni a margine segnate.
      Accusì, quando aristitueremo il mandato, poteremo dire a chi ci ha prestato il potere: Lei pole constatare che lo Stato si è notevolmente accresciuto, laddovechè lei ce lo ha dato di 11 ministeri e questi, si lei se li conta, sono tredici.
      E nun ci fermeremo qui: verrà, spero, il giorno in cui il cittadino ci averà una turbina al naso col contastarnuto di Stato, uno scrivano per prendere nota del numero e un ufficio centrale per metterci il relativo bollo; accusì per il resto.
      E dire che Terresina prima stava in pena che quando il pupo sarebbe stato grande nun avrebbe trovato il posto!
      Povera donna! Sai quanto sarà contenta adesso!
      Quando Pippetto Marginati ci averà la debbita licenza, l'Itaglia, grazie a Dio, sarà tutto un Dicastero, e chi sa che nun siamo ariusciti a mettere la mano nel cusidetto bel cielo italico e a rigarlo uso bollo, con tanto di margini sui due versanti, e in cima, su la cusiddetta Alpe fatale, tanto di "Oggetto" in carattere stampatello.
      Sul gergo, salvognuno, dell'onorevoli


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





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