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      Vede, io nun sono aritrogrado, perciò nun ti arimpiango quei tempi che ai rigazzini ci davi da leggere il sillabbario e la dottrina, comechè il progresso è progresso e il mondo va avanti su quella via la quale un bel giorno faremo tutto a macchina e bona notte al secchio.
      Ma lei nun si pole immaginare quello che succede in casa mia, comechè quando lascio il giornale sul tavolino il pupo se lo piglia, legge, e poi me ti trasporta la pulitica fra le parete domestiche, con cui lei vede a occhio nudo che manco la vergogna del vicinato.
      Vede, lui prima quando voleva una cosa e trovava opposizione, ci aveva tre metodi e vogliam dire sistemi progressivi di persuasione: 1. Blandizzia sentimentale, indovechè te si incominciava a strofinare il naso ne la manica de la giacca dicendo: Papà mio, comprami questo o comprami quello, per cui doppo un po' ci aveva sul braccio i galloni da sergente maggiore. 2. Arifiuto d'obbedienza e introduzione volontaria del dito nel naso e, si vedeva che questo non ci veniva bene, ci era il terzo spediente o convulsione pilettica con urli, strilli, pianto, intervento de la genitrice e pignolo finale.
      Lei vede che ci era già abbastanza materia per farsi venire i capelli bianchi, giacchè si deve immagginare che ci veniveno certi capricci dell'altro mondo, e una volta voleva perfino che ci comprassi un piano regolatore perchè si credeva che fusse un giocarello di quelli che si caricheno e sonano. Me ci volle un secolo e mezzo per persuvaderlo che era meglio comprarsi un gioco dell'oca, che costava molto meno e era un divertimento innocente lo stesso!


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





Papà