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      Pole essere che domani la cipolla che adesso gli dài del tu come a una burina qualunque, ti faccia un salto ne la ristrocrazzia, come quella patata che passò nel corpo diplomatico, e allora è finita puro quella!
      Riveremo a un punto, che al pupo l'abbacchio ce lo farò vedere sul libbro di lettura, come il serpente boa, il leone, il rinoceronte e il ritratto di Pietro Micca con la povesia.
      E ci dirò: Vedi questa bestia strana, che adesso si crede di essere chi sa chi?... un tempo lo trattaveno poco meno che a zampate, e quando uno ci aveva un po' troppa l'aria di personaggio del Fogazzari, gli si diceva: Questo non è un omo, è un abbacchio!
      E adesso invece, eccolo lì che tutti gli fanno di cappello e se lo possono sciroppare solo i strozzini, scassinatori di casse forti, miglionari, briganti e bottegai, salvando il dovuto rispetto ai briganti.
      Accusì impara che con un po' di bona volontà, una savia amministrazzione al potere e l'appoggio di qualche bagarino influvente, uno ti nasce abbacchio e chi sa che non fenisca capodivisione.
      Abbasta, io nun ci dico altro, perchè si no la penna me te si addrizza fra le mano ogni momento e mi toccherà di darci il bromuro.
      Qui noi cuntiamo l'anni, non più da la nascita di Cristo, ma dall'epoca in cui fu veduta in casa una coscia di pollo! La donna di servizio che ci ha visto discendere dal bovo all'abbacchio, dall'abbacchio al magliale e dal magliale alla pecora, l'altro giorno mi ha detto con fare ironico, dice: Sa, si vole che ammazziamo il gatto, dica puro, ma quando saremo rivati al sorcio, dò le dimissioni e vado a vivere del mio.


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





Pietro Micca Vedi Fogazzari Cristo