Quello vero è quello là.
E perciò, fintanto che è stato vivo, ci hanno fatto un sacco d'Aspromonti, adesso che è morto ci hanno fatto il monumento, c'è da aringrazziare Iddio che non c'era nessuna commissione di mezzo, si nò ti finiva come quello di Vittorio.
Laddovechè guarda bene quella statuva, e aricordati che ci ha, non fo per dire, un mazzarello in mano.
Quando sarà il giorno de la riscossa, che i galantommini metteranno sotto i boglia, lui zomperà giù con quell'arnese in mano e allora che voi vedere: pinfete e panfete!... Pezzi di sor Bonaventura che zompano a destra, frammenti di caposezzione che voleno per aria, bogliaccia che scappeno. Interessi di Roma che si arifuggono in sagrestia, sorbe, sleppe, birole, papagni, leccamuffi, sgargamelle, pignoli, sventole come piovesse, su tutta la massa dei profumoni che, non fo per dire, sono leggione.
E quando averà sistemato le cose, verrà quassù e si arimetterà fermo.
Hai compreso? Aricordati tutto e nun sia mai un'altra volta approfitti de l'entusiasmo di tuo padre per ficcarti le dita nel naso, laddovechè riverai al cervello, o figlio di un omo d'ordine, ti tratto come Roma ha trattato il clerico, con rispetto parlando, moderato a costo di arifarti un par di calzoni novi.
Come pircipisco Guglielmone.
Devo communicarci una proposta la quale sarebbe che si facesse una sottoscrizzione nazzionale per aridare l'onore a quel povero diavolo di Musolino. E giacchè ci siamo, aridiamolo puro a Tibburzi e a quel gentilomo del brigante Salomone.
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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna pagine 188 |
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