Comechè questi modesti professionisti, tutt'al più facevano a schioppettate per non correre il rischio di quella partita a garaghè, che sarebbe un processo in una corte d'assise itagliana, indove nun essendo nè contessa per interessare l'ommini, nè ufficiale di cavalleria per interessare le donne, erano quasi sicuri che gli avrebbero arifiutata quella patente d'omicidio con accompagnamento di flauto che tanto distingue i nostri tribbunali.
Mentre invece l'imperatore Guglielmo se ne stava a casa sua, indove nisuno gli averebbe rotte le scatole, e eccoti che tutto in un tratto nun solo piglia a curtellate il prossimo, ma ti piomba in una città nevutrale, indove alla fine tira fori puro il trombone e vole li quadrini. Fortuna che Dio, povero vecchio, ci tocca di stare con lui, evidentemente per guadagnarsi il pane, altrimenti qui era il caso di mandarci un paio di cherubbini vestiti da carabbinieri e di sgnaccarlo dentro per grassazione a mano armata.
Povero Dio!... Chi glie l'avesse detto!... Doppo di avere fatto tanti sacrifici pel genere umano, essersi aridotto, a quell'età lì, a fare da segretario a un omo di quel genere!
Perchè lei pole cunstatare che l'imperatore nun fa una boglieria senza far notare che c'era puro Dio.
Cara figlia! Oggi abbiamo abbruciato tre villaggi. Dio è con noi.
Cara figlia! Oggi abbiamo sbafato duecento miglioni a una città nevutrale. Dio è con noi.
Un giorno o l'altro ci scrive: Cara figlia! Oggi abbiamo rimesso in croce Gesù Cristo. Dio è con noi!...
Ci dico che a quel povero Dio ci parrà che aritornino i tempi in cui ci toccava di benedire la forca dei tedeschi!
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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna pagine 188 |
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Guglielmo Dio Dio Dio Cara Gesù Cristo Dio
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