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      Nunchè poi ci farei un bassorilievo indove ce si vedessero tutti i miracoli di San Suffraggio universale, ciovè il morto che vota, la scheda che gira come un picchio, l'omo con due teste che vota per due e sbafa per quattro, il miracolo de le cinquemila pagnottelle imbottite, che se le mangiarono in cinquanta lettori e la leggenda de l'elettore bono, che gli dettero un posto fisso al ministero, e de l'elettore cattivo, che le guardie lo aspettarono a la porta del seggio, gli dettero un sacco di pignoli e lo messero dentro per oltraggio.
      Vorrei inoltre farci alcune variazzioni, come suol dirsi, nel meccanismo interno.
      Ciovè, metterei da una parte una grande lavagna con la quale lei vede ad occhio nudo che quando qualcuno vole fare uno di quei discorsi che è come se parlasse col proprio bellicolo, tanto se li sente lui solo, invece di perdere il fiato, va là e se li scrive in succinto, accusì l'altri possono dormire o scrivere le lettere a casa in pace.
      Accusì uno va là e scrive: Mando un saluto a la bonamina di Mastro Titta - Adoro il carabbignere - Levo una fiera e dignitosa protesta - Intensifico la propaganda - Mi ti conteterei d'un Sottosegretariato, e via dicendo.
      Nun ci pare giusto?
      Inoltre per la votazzione è inutile aricorrere al solito gioco de le palle nere e di quelle bianche, tanto si sa che ci sono certi che votano sempre di sì, per tutti i ministri. Io a quelli lì ci leverei le palle, tanto che se ne fanno?
      Accusì le cose anderebbero più tranquille e quando capita un affare di Stato, la Camera ci potrebbe soprassedere in pace.


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





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