Pagina (180/188)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Abbasta, il gran giorno si avvicinava a gran passi e il nascituro stava lì, tantochè tutte le sere, quando venivo fra le parete domestiche, mettevo prima l'orecchio al buco de la chiave, per paura di trovarmi davanti a l'improvviso il frutto de le mie viscere.
      M'aricordo come si fusse adesso che era una sera che tirava la tramontana e Terresina stava per andare a letto, quando me ti fa, dice: "Uddìo, Oronzo, vi siamo!...".
      Io mi sentii un'altra botta fra capo e collo e corsi a chiamare la mammana, intantochè il sor Filippo ci faceva la camomilla.
      Fu tanta la prescia che mi messi i calzoni a l'incontrario. Strada facendo mi sentivo una cosa in testa che mi stava stretta e era il cappello del sor Filippo che me l'ero messo dall'altra parte.
      Come Dio volle rivò la mammana ed ezziandio la zia di Terresina che c'era passata tante volte, nonchè venne la sora Adalgisa, quella che abbitava di sopra.
      Io e il sor Filippo arestassimo in salotto e lui mi voleva fare coraggio, ma ero così aggitato che mi soffiai il naso al boa della sora Adalgisa, che doppo ci toccò di dire che c'erano passate le lumache.
      A ogni strillo me si addrizzaveno quei quattro peli che ci avevo sul capo e il core mi faceva come un botto dentro. A un tratto ti sentiamo un gran strillo: che è e che non è, me ti si apre la porta, ti vedo comparire la mammana con un malloppo in mano che si moveva e mi ti dice: "Signor padre, guardate si che bel maschio!..,"
      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
      Io e il sor Filippo si gettassimo uno nelle braccia dell'altro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





Terresina Oronzo Filippo Filippo Dio Terresina Adalgisa Filippo Adalgisa Filippo