DISCORSOINTORNO LA VITA E LE OPERE DI LUCIANO.
I. Luciano visse nel secondo secolo dell’èra cristiana, dal 120, o secondo altri dal 130 al 200, cioè nacque imperante Adriano, visse sotto Antonino, Marco Aurelio, Commodo, Pertinace, e morì mentre imperava Severo. Pochissime ed incerte notizie rimangono di lui per l’astio de’ contemporanei che egli spregiò ed offese, e per l’obbliviosa ignoranza dei posteri; ma abbiamo le sue opere, nelle quali ravvisiamo l’immagine della sua mente, ed ammiriamo l’ultimo grande scrittore della Grecia. Ma le opere del più arguto e celebrato satirico dell’antichità non sarebbero bene intese e imparzialmente giudicate, senza conoscere bene il suo secolo sì lontano e diverso dal nostro; perchè le cagioni e le ragioni delle opere di ogni scrittore sono nel secolo in cui egli vive, e nella natura del suo ingegno. Però conviene primamente riguardare, come in un quadro generale, il secondo secolo, quale fu per costumi, per religione, per sapere: secondamente, dopo di avere dalle opere stesse di Luciano raccolti i fatti della sua vita, considerarne l’ingegno rispetto al suo tempo, e rispetto all’arte da lui ristorata, e dopo di lui spenta: in terzo luogo esaminare particolarmente tutte le opere che portano il suo nome. Dirò infine alcuna cosa di questa traduzione italiana, del modo che io tenni nel farla, e che utile io credo potrà recare, se riuscirà a ritrarre una parte delle vive bellezze dell’originale.
CAPO PRIMO.
SECOLO DI LUCIANO.
II. Luciano dipinse il suo secolo non con altri colori che con quelli della satira, che è la pittura estetica del male: se egli ebbe ragione di così fare si vedrà nella storia, pittura scientifica del male e del bene.
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