Egli neppure ti getta uno sguardo per molti giorni: ma se una volta avrai l'alta ventura che egli ti guardi, e ti chiami, e ti dimandi così d'una baia, allora, oh allora i gran sudori, il continuo capogiro, un maladetto tremito, e le risate degli astanti per la tua confusione: e spesso ei ti dimanda: chi era il re degli Achei? e tu rispondi: erano mille navi. Questo i buoni chiamano vergogna, gli arditi timidezza, i maligni ignoranza. Tu dunque avendo fatto questo primo e pericoloso esperimento della sua bontà, te ne vai condannando te stesso che ti se' tanto smarrito. Ma poichè
Avrai vegliate molte notti insonni,
E sanguinosi giorniavrai passati, non per Elena nè per Troia di Priamo, ma per la speranza di cinque oboli; ed un qualche iddio che ti voglia bene ti avrà raccomandato, ecco allora un esame se conosci la scienza. Questa occupazione non dispiace al ricco, che v'è lodato e piaggiato: a te pare che ti sia proposta proprio la questione dell'anima e della vita universale; perchè ti viene naturalmente il pensiero che non sarai ricevuto neppure da altri, essendo riprovato dal primo e tenuto per non buono. Eccoti mille palpiti, invidiare a quelli che si esaminano con te (poni che abbi de' competitori), credere che manchi qualcosa a ciò che dici, temere, sperare, guardare in faccia a lui, e, se egli disapprova una parola, tenerti perduto; se ascolta sorridente, stare lieto e con buone speranze. È facile che ci sieno molti che ti vanno contra, che mettano innanzi un altro in vece tua, e ciascuno di costoro sta come in agguato per coglierti.
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