Ed un’altra edizione del 1551 per Giovanni Padoano, Venezia. Questa traduzione è poco esatta, e non pare fatta sul testo greco. Fra i dialoghi ve ne ha due, un Dialogo tra la Virtù e Mercurio, ed il Demarato o il Filalete, che non sono di Luciano; ed insieme ad un altro, intitolato il Palinuro, si trovano in latino nell’edizione delle opere di Luciano fatta in Amsterdam nel 1687.
Nel secolo passato ce ne fu un’altra: Delle opere di Luciano filosofo, tradotte dalla greca nell’italiana favella, Londra (Venezia) 1764 al 1768 per Spiridione Lusi, 4 vol. Non sono tutte, ma la maggior parte delle opere di Luciano. Il Lusi non ha tradotte quelle già tradotte così bene dal Gozzi, ma, come egli dice, l’ha in qualche luogo ritoccate. Questa traduzione mi pare molto fiacca, e non è intera.
Ho letta quella del Manzi, e non ho mutato opinione.
Diversi opuscoli di Luciano sono stati a quando a quando tradotti ora da uno, ora da un altro, ma sono poco noti, ed io non li ho letti. Ultimamente m’è capitato tra mani una traduzione di alcuni opuscoli fatta da un Panaiotti Palli, di Jannina in Epiro, e stampata in Livorno il 1817. Questo epirota conosceva bene il greco, ma poco l’italiano, che a quei tempi anche in Italia era ben conosciuto da pochi.
(27) V. nel fine del 3° vol. l’indice delle Varie lezioni che si propongono al testo di Luciano.
(28) Si crede che Luciano voglia intendere i suoi primi lavori che cominciarono a farlo conoscere, e dei quali egli più non ricordava, come crebbe di anni e di fama.
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