(29) Per generare Ercole, Giove di tre notti ne fece una.
(30) Nell’Anabasi, lib. III, c. I, § 11.
(31) Prometeo vuol dire preveggente.
(32) Ippocentauro, cavaltoro.
(33) Epimeteo significa poiveggente, accorto dopo il fatto. Egli era fratel minore di Prometeo.
(34) Il loto, lotos, era un albero di legno duro e nero, del quale si facevano flauti di dolcissimo suono. E presso i poeti lotos significa flauto.
(35) Contasi che costui ferito dalla lancia d’Achille, fu risanato dalla stessa lancia.
(36) Salmoneo. Dicono che costui fu figliuolo di Eolo, e re di Belvedere. Venuto in grande superbia, e volendo farsi tenere un dio, fece fabbricare un ponte di bronzo tanto alto che passava sopra la città, e andandovi sopra con la carretta, e gettando in giù facelle accese, imitava così Giove che tuona e che fulmina. Dicono ancora che tanta superbia fu punita, e che Salmoneo fu fulminato davvero da Giove.
(37) Narrasi che un Epimenide dal padre Agisarco mandato a custodire il bestiame, dormì in una grotta settantacinque anni. Onde presso i Greci n’andò in proverbio dormire più di Epimenide.
(38) In Creta era la tomba di Minosse con questa iscrizione: Minoos tou Dios taphos. Scancellata la prima parola per ingiuria del tempo, restarono le altre; e la tomba di Minosse fu additata come tomba di Giove. V. lo scoliaste di Callimaco, al verso 8 del primo inno.
(39) Più veloce degli uccelli. Il testo dice: ton orneon okyteron. In altri testi è: ton honeiron okyteron, più veloce dei sogni. Io ho preferita la prima lezione.
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