Pagina (18/448)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Nè desidera di avere dieci Aiaci, o dieci Achilli; ma avria già presa Troia, se avesse avuto dieci guerrieri tali qual era questo parassito benchè vecchio. E Idomeneo nipote di Giove, ei lo chiama similmente parassito di Agamennone.
      Tichiade. Questo lo so anch’io: ma non credo di sapere che questi due eran parassiti d’Agamennone.
      Parassito. Ricordati, o caro, di quelle parole che Agamennone stesso dice a Idomeneo.
      Tichiade. Quali?
      Parassito.
      Ma sta la coppa tua sempre ricolmaCome la mia, per ber, quando c’è voglia.
      E qui disse la coppa colma sempre, non perchè Idomeneo avesse il boccale sempre pieno e quando combatteva e quando dormiva, ma perchè egli solo per tutta la sua vita fu commensale del re, non come gli altri capitani che erano invitati soltanto in alcuni giorni. Aiace, dopo quel bravo duello che fece con Ettore,
      Lo guidarono al divo Agamennone,
      e per onore quella sera stette a cena col re: ma Idomeneo e Nestore ogni giorno desinavano col re, come egli dice. Nestore poi per parassito di re valeva tant’oro, e n’era mastro; chè non cominciò quest’arte con Agamennone, ma prima con Ceneo e con Esodio; e credo avria seguitato a fare il parassito se Agamennone non moriva.
      Tichiade. Questi sì che era un parassito badiale! Se te ricordi altri, dimmeli pure.
      Parassito. Come, o Tichiade? E Patroclo non era parassito di Achille, benchè non fosse inferiore a nessuno dei Greci nè di animo nè di persona, ed ancor giovanetto? Ed io, a quanto giudico dalle sue opere, non lo tengo da meno di Achille: egli respinse Ettore, che aveva sfracellate le porte e combatteva dentro i ripari presso le navi; egli spense la nave di Protesilao che già ardeva, e sopra c’erano due prodi, Aiace di Telamone e Teucro, uno bravissimo uomo d’arme, e l’altro arciero: egli uccise molti barbari, fra i quali Sarpedone figliuolo di Giove, egli il parassito di Achille: e morì non come gli altri; chè Ettore fu ucciso da Achille, uno da uno, Achille da Paride, e questo parassito da un dio e da due uomini.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini
Volume Terzo
di Lucianus
Edizione Le Monnier Firenze
1862 pagine 448

   





Aiaci Achilli Troia Idomeneo Giove Agamennone Agamennone Agamennone Idomeneo Idomeneo Ettore Agamennone Idomeneo Nestore Agamennone Ceneo Esodio Agamennone Tichiade Patroclo Achille Greci Achille Ettore Protesilao Aiace Telamone Teucro Sarpedone Giove Achille Ettore Achille Achille Paride