Pagina (52/448)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      A detto loro adunque Plutone e Proserpina hanno la piena signoria sovra di tutti: ed hanno molti ministri che con essi governano, e sono le Furie, le Pene, i Timori, e Mercurio che per altro non ci sta sempre. Stannovi due governatori e satrapi e giudici, Minosse e Radamanto, ambedue di Creta, e figliuoli di Giove. Costoro quando si raccoglie un buon numero di uomini dabbene giusti e vissuti virtuosamente, li mandano, come una colonia, nel campo Eliso a menarvi insieme una vita felice. Quanti trovano malvagi, li danno in mano alle Furie, che li menano nel soggiorno degli empi, dove sono puniti secondo i loro delitti, ed uh! che pene hanno, arrotati, arrostiti, dilaniati dagli avoltoi, altri girano legati ad una ruota, altri sollevano sassi per forza di poppa: Tantalo sta sul palude e non può bere, e il poveretto corre pericolo di morire di sete. Coloro poi che hanno vissuto una vita di mezzo (e sono moltissimi questi), vanno errando pel prato senza i loro corpi, ombre vane, e a toccarle, come fumo vaniscono. Si nutriscono delle libazioni che noi facciamo su i sepolcri: per forma che se qualcuno non ha lasciato su la terra un amico o un parente, ei sarà un morto che vivrà digiuno ed affamato.
      Di queste fole sì forte è persuaso il volgo, che quando muore uno di casa, gli mettono un obolo in bocca per pagare il nolo del tragitto, senza prima informarsi che moneta corre laggiù, e quanto ci vale l’obolo, e se l’attico, il macedonico, o l’eginese; e senza pensare che saria molto meglio a non portar nolo, chè così non ricevuti dal barcaiuolo, sarian rimandati alla vita.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini
Volume Terzo
di Lucianus
Edizione Le Monnier Firenze
1862 pagine 448

   





Plutone Proserpina Furie Pene Timori Mercurio Minosse Radamanto Creta Giove Eliso Furie Tantalo