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      Tu vai in traccia di cosa che non è piccola, nè vuole poca diligenza, ma fatiche assai, e veglie, e sofferenze d’ogni sorte per ottenerla. Infatti vedi quanti, che prima erano niente, furono poi gloriosi, e ricchi, e tenuti anche nobilissimi per la loro eloquenza. Intanto non temere, nè ti sbigottire per l’altezza delle tue speranze, nè credere di dover prima affaticarti in fatiche infinite, chè io non ti condurrò per una via aspra, e malagevole, che ti faccia sudare, e a mezzo cammino tornare indietro per istanchezza: altrimenti non sarei dissimile dagli altri, che conducono per quella solita via lunga, erta, faticosa, e spesso disperata. Il bello del consiglio che io ti do è questo, che per una via amenissima insieme e brevissima, e carrozzabile, e piana, con ogni sollazzo e spasso, tra praterie fiorite e sotto fitte ombre, agiatissimamente salendo, ti troverai in cima senza sudare, ti piglierai gran premio senza una fatica; e quasi adagiato ad un banchetto, guarderai dall’alto quelli che messisi per l’altra via stanno ancora al cominciar della salita, e vanno appena arrampicandosi per greppi e per isdruccioli, e talvolta fanno giù un capitombolo, e si fiaccono il collo su quell’aspre pietre: e tu, che già sei sopra e coronato, sarai felicissimo, avendo in breve tempo e quasi dormendo ricevuti tutt’i beni che la Rettorica può dare. La promessa è grande, sì: ma, per Giove protettore dell’amicizia, credimi pure se ti dico che ti additerò una via facilissima e piacevolissima.


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Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini
Volume Terzo
di Lucianus
Edizione Le Monnier Firenze
1862 pagine 448

   





Rettorica Giove