Artaserse soprannominato il Memorioso, contro il quale fece guerra il fratello Ciro, regnando su i Persi, finì di malattia, attempato di ottantasei anni, o, come scrive Dinone, di novantaquattro. Artaserse secondo, re de’ Persi, il quale, dice lo storico Isidoro Caraceno, regnò al tempo de’ padri suoi, essendo vissuto novantatrè anni, fu ucciso per insidia tesagli dal fratello Gositro. Sinatrocle re de’ Partiei, essendo nel suo ottantesimo anno, fu ricondotto nel suo regno dai Sacauraci sciti, e ricominciò a regnare, e regnò sette anni. Tigrane re d’Armenia, che guerreggiò con Lucullo, aveva ottantacinque anni quando morì di malattia. Ispasine, che resse Caracia e le contrade su l’Eritreo, di ottantacinque anni ammalossi e morì. Tireo, terzo re dopo Ispasine di novantadue anni morì per malattia. Ed Artabazo, settimo dopo Tireo, che regnò in Caracia, di ottantasei anni ricondottovi dai Parti, tenne quel regno. E Mnascire re de’ Partiei visse novantasei anni. Massinissa re dei Mauri, visse novant’anni. Asandro da divo Augusto dichiarato, invece di etnarca, re del Bosforo, di novant’anni non pareva secondo a nessun cavaliere nè fante; ma come vide che i suoi si davano alle parti di Scribonio, si astenne dal cibo e morì in età di novantatrè anni. Goeso che, come dice Isidoro Caraceno, al suo tempo tenne la terra d’Oman produttrice d’aromi, di cento quindici anni si morì d’una malattia.
E questi sono i re che vissero più lungo tempo, come raccontano i nostri antichi. Ma poi che e filosofi, e in generale quelli che attendono a varie discipline, avendo cura di sè stessi, giunsero a tarda vecchiezza, scriverò anche di questi, ciò che si racconta, e prima dei filosofi.
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