Desidera cosa che non avrà mai, è innamorato della donna mia, che io non ripudierò affatto. Diceva questa bugia con fine accorgimento. Ed il padre subito a pregare: Deh, per la sapienza tua e per la tua medicina, non far morire il figliuol mio: non l’ha voluta egli questa sventura, ma è un male involontario. Onde tu non volere per la tua gelosia destare un lutto in tutto il reame, e non fare tu che sei medico, che per cagion tua venga biasimo alla medicina. Così incauto pregava. E il medico rispose: Tu chiedi troppo una cosa empia, togliermi la donna mia, e sforzare un medico. E tu che faresti, se ei desiderasse la donna tua, tu che tanto mi preghi? E quei disse che non gli negherebbe neppur la sua donna, e non si curerebbe che il figliuolo, purchè fosse salvo, amasse anche la madrigna: chè non è eguale sventura perdere una donna e perdere un figliuolo. Come il medico udì questo: A che mi preghi? rispose. La donna tua egli ama, e quel che ora ti dicevo è una finzione. Allora il padre fa come ha detto, e lascia al figliuolo la donna ed il regno; poi vassene nel paese di Babilonia, e fatta su l’Eufrate una città, cui diede il suo nome, ivi si morì.(111) Ed in tal guisa il medico scopri l’amore, e ’l risanò. Questa Stratonica adunque essendo ancora col primo marito vide in sogno Giunone, che le comandò di edificarle un tempio nella città Sagra; e se non ubbidirebbe, la minacciò di molti mali. Ella in prima non vi fece alcun caso; ma dipoi come fu presa da una grave malattia, raccontò la visione al marito, placò Giunone, e si botò di fabbricare il tempio.
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