Ma che nave è questa che mentre noi parliamo, approda? Pare che porti una buona novella. Hanno tutti corone in capo, come coro di lieto augurio, ed uno dalla prora stende la mano, e ci esorta a stare di buon animo ed allegri. Egli grida, se io non frantendo, che Nerone è morto.
Menecrate. Così grida, o Musonio: e s’ode più chiaro come viene a terra.
Musonio. Sieno lodati gli Dei. Ma non mandiamo imprecazione; perchè dicono che questo non lice su gli estinti.
LXXIX.
TRAGEDOPODAGRA.
Podagroso, Coro, Podagra, Nunzio, Medici e Dolori.
PODAGROSO.
O nome spaventevole, o spaventoAnche agli Dei, Podagra lamentosa,
Figliuola di Cocito, che nei scuriTartarei gorghi la furia Megera
Generò nelle viscere, ed Aletto
Con le sue mamme ti nutria bambina,
Su le labbra stillando amaro latte,
Qual demone ti spinse, o maladetta,
Alla luce del giorno? Ci venistiA rovina degli uomini. Oh, se mai
Ai mortali che passano va dietroLa pena dei malfatti nella vita,
Non Tantalo con sete, nè Issione
Con la ruota, nè Sisifo col sassoBisognava punire a casa l’Orco;
Ma a tutti quanti senz’altro i ribaldiAppiccar bene addosso i tuoi dolori,
Che struggono le membra: come il mioAddolorato e travagliato corpo,
Dalle punte dei piè sino alle punteDelle mani, per tanti umori infetti,
E per gli amari succhi della bileChiudendo a questo malefico spirto
La via d’uscir, m’è rimasto disfatto,
E lamentando dura tanti affanni.
Su i visceri mi corre un fiero ardoreChe con giranti vampe mi devasta
E mi brucia la carne: così bolleIl cratere dell’Etna pien di foco,
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