Codesta è la prima «ANTIDANNUNZIANA»
e chiamasi:
D'ANNUNZIO AL VAGLIO DELLA CRITICAcontiene
LA RAGIONE PER CUI....
- LE LAUDI - FEDRA E DEL PLAGIO - LA DISFATTA
«Guardo nondimeno e guarderò questa rissa, a cui gli impostori, i ciarlatani ed i pedanti mi hanno ormai trascinato, come una multa che la porzione più codarda, più falsa e più vana del genere umano ha voluto far pagare a chiunque ha gridato: «Guardatevi dagli uomini falsi, vani e codardi».
U. FOSCOLO, Ultimato nella guerra contro i ciarlatani, gli impostori letterarii e i pedanti.
A LUIGI CONCONI
che vive generosamente stoico e sincero la vita immite e l'arte munifica - la pratica bassa del giorno e l'entusiasmo geniale eterno - gemelle fiamme per cui risplende e non si consuma:
a LUI
anima vinciana, che mi fa riamare li Uomini; queste note acute e stuonate contro la collaudata menzogna trionfante della letteratura odierna, italiana.
La Ragione per cui....
(I)
«Pourquoi rien n'est il que fraude!»
O Tizio, ti confesso di avere un pessimo carattere: - tu e li altri intorno assentite, sorridendo: - comunque, mi compiace: - il vostro sorriso scompare dalle labra dove lo sostituisce una smorfia: - anzi, vi dirò, che, per differenziarmi dalla palude borghese che tenta invischiare tutta la vita italiana, vado a coltivarmelo con gran cura di reattivi velenosi, di caustici esasperanti. Voi crollate la testa, commiserandomi, e, vista la mia pervicacia - che mi danneggia - mi raccomandate alla psichiatria.
Io devo infatti patire di qualche morbo al cervello: ostinarsi a prediligere alcune pregiudiziali che ad ogni muover di passo ti domandano: «Dove vai?
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Antidannunziana
D'Annunzio al vaglio della critica
di Gian Luigi Lucini
Studio editoriale lombardo 1914, pagine 379 |
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Ultimato Uomini Ragione Tizio
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