Ecco, che li scolari del buon tempo della Università bolognese, strepitano e scioperano delirando per essere insegnati da Lui, il sapientissimo in ogni arte e gesto di vita, cui l'ingrata patria ha bandito colla esosità de' suoi usurai e delle sue leggi oltre il Frejus. Ecco, che tutti i mocciosi, od appena smoccolati, i facinorosi e strepitanti mimmi e macellaretti del nazionalismo sbraitano a Lui, insultano il Governo - che è pur roba loro - Lo portano in trionfo, in effigie; accendono lampadine alle madonne trivie, concorrono nelle chiuse aule triangolari e massoniche, perchè, arbitro di eleganze, di amore al quadruplice spasimo ed espansione e di poesia inimitabile, perchè, invitato, ci venga ridonato, fresco di maggiori grazie francesi, scozzonato da maggiore considerazione parigina. - E saresti tu quel tale, proprio l'Orazio sol contro Toscana tutta? - Non farmi il ridicolo ed il pretenzioso: moderati....»
Modera e chiudi il rubinetto al tuo nojoso e prudente catechismo, Amico. Lasciami fare perchè mi è obbligo: se tu l'hai scordato te lo voglio ricordare.
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Intanto, amico o nemico, cortese o rustico, Tizio interruttore, cominciamo ab antiquo. Tornare indietro è come ringiovanire; è rivederci in prospettiva, accomodato nel gesto sintetico più espressivo e migliore. Se si potesse tornare indietro, nella vita, per potervi cancellare una azione od una intenzione, che, nel complesso ti deforma, com'io faccio passare a ritroso queste carte, ormai documenti, per rileggermi e comprendermi meglio!
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Antidannunziana
D'Annunzio al vaglio della critica
di Gian Luigi Lucini
Studio editoriale lombardo 1914
pagine 379 |
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Università Frejus Governo Orazio Toscana Amico Tizio
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