3. Se non che dovevasi presto venire ai dettagli, a comparare il modo di fare d'annunziano col mio, a discorrere di tecnica, a far rapporti filologici. Comprenderete, che, trattandosi di letterati in lizza era un vederli armeggiare speditamente, di proposito; era un averli creduti degni di osteggiarsi nella onorevole partita, pari, con pari. Non so se l'avversario mio, tirato pei capelli dal mio primo, potesse chiamarsi contento, o non si credesse diminuito; dal canto mio, la mia generosità era certa di favorirlo con assai cavalleresca cortesia. Si può anche pensare, Tizio, che il mio primo sia assai giovane ed inesperto; comunque, Terenzio Grandi ha osato colla massima sincerità ciò che apparirà un insulto ad Ettore Janni; ma la ragione mi par dell'altro che diede la traccia di un(VII) parallelo che può essere continuato e svolto integralmente dalla memore sottigliezza di qualche intenditore.
«Quest'impronta di spontaneità, di sincerità, di spregiudicata, spavalda, eroica sincerità è in tutta l'opera di Lucini. Ci viene alla mente un parallelo, forse non opportuno. Voi sapete che Lucini scrive «a modo suo». Ha, nella sua letteratura, cioè, vocaboli che non sono affatto dell'uso comune. Non già che vogliamo alludere ai vocaboli tecnici, che nelle sue digressioni ampie e frequenti egli sciorina con ricchezza di erudizione, sì da descrivervi, ad esempio, entro la traiettoria sviluppata da un volo di rondine i costumi antichi e recenti della terra d'Egitto, o, se parla del mare, da rievocarvi tutta la flora marina e la vita animale che in mezzo vi ferve, sì da esservi istruttore di botanica e di ittiologia; ma vogliamo dire di termini ch'egli usa con una certa frequenza, quali ipogei, moerri, sciamiti, gaschi, infibulati, affatturati, zagaglie, scede, ecc. ecc., parole scelte a caso, sfogliando; ed inoltre molte ne usa con ortografia propria o seguita da pochi: foliole, ciliato, labra, humorismo, l'immancabile j (i lunga) tra due vocali, delli altri per degli altri, la costruzione di nuovi verbi dato il sostantivo, ecc.
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Antidannunziana
D'Annunzio al vaglio della critica
di Gian Luigi Lucini
Studio editoriale lombardo 1914
pagine 379 |
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Tizio Terenzio Grandi Ettore Janni Lucini Lucini Egitto
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