Sempre noi onoriamo Bacco di qualche servigio: o sia che vecchi gli siamo fedeli per le radici; o sia che giovani, solleciti, lo rendiamo migliore ed annoso».
II. L'ATTUALE. - E quando, come ora, tutti li dei sono morti ed il vero Dio vagisce ancora incompreso o condannato nell'uomo, un ignoto ed un disconosciuto (il citarvelo è pleonasmo) si arresta sorpreso, davanti ad un vaso archeologico, che il piccone demolitore e cittadino, per risanamento di vie, gli mette davanti, tra le scorie di una fogna, e lo sente venustà greca e di patria, carico della storia di sua gente; non intorbida il ditirambo sadico, per quanto l'orciuolo abbia visto e guerre e stragi ed incendii, e giacque sotto le macerie che l'Hohenstaufen Barbarossa disseminava; ma lo assicura, calmo di sua virtù millennaria, accarezzandolo con mani pie e sicure.
«Volle tuo Padre che tu fossi ventre(XVI),
ventre a similitudine di femina,
onde il ricolto del tino gonfiasse la creta all'assetato:
ventre a comprendere e a concepire,
sonno per la stanchezza, sogni per la speranza,
brindisi rosso per l'esultanza.
E volle l'ansa come il braccio fortedi una bulgara e fiera gladiatrice;
il pugno fermo sull'anca e stante,
a sfida e a guardia del tuo liquore.
E volle benedirti, sullo smalto, in un segno di pace,
azzurra croce sul ventre suggellata;
volle, alla croce, aggiunger glauchi olivi,
e, pel martirio, rosse palme doppiare:
pace pel vino, martirio pel vino,
biondo o porpureo, Bakchos reincarnato sulla mistica mensa,
Jesus alla postrema cena della Vita,
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Antidannunziana
D'Annunzio al vaglio della critica
di Gian Luigi Lucini
Studio editoriale lombardo 1914
pagine 379 |
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