La condizione sua di essere poeticamente è condizionata alla mancanza di ideazione diretta: codesto modo, per cui sente e fa, gli deve togliere: 1° la possibilità di creare ex novo: 2° l'indifferenza, l’amoralismo davanti al plagio, ch'egli non riconosce come spogliazione di roba altrui, ma più tosto come legittimo mezzo di acquisto di proprietà letteraria; tal quale il diritto romano considerava la ferruminazio, l'accessione e l'alluvione. Fermiamoci sull'alluvione, che è il tipo esatto del suo aumentarsi letterariamente: al punto, lo ammette anche il Croce, che definisce, e già vi è noto, il plagio d'annunziano come: una nuova conferma della invadente personalità artistica di lui. È il fiume d'annunziano straripato, che, quando si ritira, carreggia con sè anche il campo di coloro che hanno la sfortuna di aver possessi lunghesso i suoi greti; per dove passa si sovvertono i confini, si confondono le proprietà; il provvisorio impera colle leggi del primo occupante; tutto il coltivo d'intorno, che fu già patrimonio lavorato con cura e speranza da alcuni, è res nullius: su queste terre può sorgere, pel solo fatto dell'occupazione d'annunziana, l'allodio barbarico ed indisciplinato.
Va data lode ad Enrico Thovez(63) se per il primo, e nel lontano 1895-96 dalla Gazzetta letteraria di Milano, ci ha fatto conoscere i plagi d'annunziani: vi tornò sopra Enrico Panzacchi, in Morti e Viventi. Catania, pag. 15-32, 1898. Le facili scoperte invogliarono molti ad imitarli; oggi, se ne è fatto specialista diligente Gustavo Botta, che insiste sull'argomento, quando potrebbe darci di più, essendo le sue facoltà, almeno a mio parere, non unicamente riposte nella erudizione: d'indi in poi La Critica raccolse il materiale e va tuttavia raccogliendolo come «fonte d'annunziana». Io, qui, riordinando cronologicamente, ed aggiungendovi di scienza mia propria alcuni altri dati, le note apparse sino ad oggi, 20 Dicembre 1912 in su quella rivista, e precisamente ai volumi ed alle pagine relative seguenti:
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Antidannunziana
D'Annunzio al vaglio della critica
di Gian Luigi Lucini
Studio editoriale lombardo 1914
pagine 379 |
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Croce Enrico Thovez Gazzetta Milano Enrico Panzacchi Morti Viventi Gustavo Botta La Critica Dicembre
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