Egli fa ottimamente.
Egli procede per affari commerciali interessanti allo studio della filosofia; egli è il piccolo Barnum dai casotti di tela ed assicelle, in cui - proclama la grida ed il buttafuori pagliaccio, in sull'entrata - voi vedrete la viva e reale presenza della bestia che mangia l'uomo vivo: ed è una pulce. Sacra pulce di letteratura, piccolo insetto parassita dell'opera altrui. Ed in giro a questo ruffianesimo, a questo novissimo succhionismo - come in giro e sopra alle cambiali semplicemente nominali delli uomini politici, che non le pagano mai e perpetuamente le rinnovano, per ufficiosa ed ufficiale bontà del governo; cambiali che rappresentano il saldo del voto e l'accondiscendenza alla truffa legale: - ed intorno a questa simulata e vuota sonorità di lirica e di gesti, speculano i critici del giornale che ha peso, tutti li infusori dei mille corrieri e corrierini della sera e della mattina; tutti i resocontisti che si atteggiano a vice Ojetti ed a vice Barzini provinciali; tutti i miseri corifei, che battono la gran cassa per rumore; tutti li astuti che sovreccitano, colle notizie a spizzico, la balorda curiosità dei citrulli e titillano, colle indiscrezioni, la matrice della bas-bleu; tutti li imbecilli che fanno la coda della monarchia e della letteratura e che si scompisciano sotto, santamente, per la commozione.
E vi è il coro, la strofe, l'antistrofe, l'epodo; e si rispondono a battuta: e tutta Italia echeggia di ragli d'asino; e tutta Europa ci beffa. Perchè nostra è colpa, nostra è vergogna; nostra l'ignoranza, questa, autoctona ed epidemica.
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Antidannunziana
D'Annunzio al vaglio della critica
di Gian Luigi Lucini
Studio editoriale lombardo 1914
pagine 379 |
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