L'autore di questo frammento è..... lo Swinburne; al quale, come uno degli «originali» preferiti dal D'Annunzio, lo scrittore di Fedra svelata aveva accennato.
«Non possiamo seguire l'acuto scrittore nelle numerose prove della «risciacquatura». Siamo costretti a brevissime citazioni e offriamo i passi più evidenti di alcuni fra i molti confronti per la scena anzidetta.»
Seguono alcuni dei raffronti, che già sapete, tra l'opera inglese e quella italiana i più significativi: indi la chiusa:
«Ognuno giudicherà che questi soli raffronti basterebbero per dimostrare ciò che G. P. Lucini afferma. Ma egli lo prova con molte altre citazioni e ha giustamente diritto che Benedetto Croce ne unisca il nome e le ricerche a quello dei Silvagni e a Fedra svelata. Aggiungeremo soltanto che il Lucini parla dei turiferari dannunziani così come sì è sempre fatto nell'Avvenire d'Italia.
«E agli ammiratori entusiastici del D'Annunzio non sarà inutile far sapere un particolare, con che Benedetto Croce finisce l'elenco delle imitazioni del poeta, cioè l'appropriazione di una poesiola del Tommaseo, che il D'Annunzio adattò, con alcuni ritocchi, ai morti di Dogali, operazione..... letteraria rilevata dal Thovez e dall'Allievi. Anche le poesiole.....: è un po' troppo!»
La Disfatta.
«Venez voir dans Paris tout l'or que s'accumule:
Venez voir près de moi les badauds attroupés:
Depuis la sainte ampule ils y sont attrapés:
Çe François si malin est encore credule»!
Le Charlatan, pièce fugitive, 25 Mai 1784.
«.... e tu.
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Antidannunziana
D'Annunzio al vaglio della critica
di Gian Luigi Lucini
Studio editoriale lombardo 1914
pagine 379 |
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