Pagina (370/379)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Si dettagliò commercialmente il bric-à-brac di una camera verde: in un'urna di vetro, si offrirono due piccolissimi piedi mummificati feminili: si schiodarono dal muro quadri, d'autori, veri e falsi: la sala della corona sorpassò il prodotto di 22.500 lire: nicchie, madonnine di legno, insegne di ferro battuto, balaustrate, cuscini di raso e riccio. - Per non dormire - vasi, vasetti, torciere, candellieri, tappeti di fantasia e quasi orientali, per l'oriental fantasia dell'imaginifico: calamai, scaldini, ancora angioli e santi nel refettorio conventuale; seggiole, seggioloni: ed il banditore: «Presto, presto, signori, le offerte... Cenni chiari, signore. Ne vuole ancora, là, in fondo?... Si delibera; si vende;.... è aggiudicato!» Commerciale e burocratica schiettezza di eloquio! - Era venuta una folla sotto la pioggia: la fiera della poesia e dell'istrionismo italiano era gridata dall'alto da un gonfalone che guidava al mercato: vi si erano rovesciate signore e signori delle ville tra Fiesole, Settignano, Firenze; circondavano il palco della grida e del venditore, Vergini sedute, Vergini col bambino; Vergini in tabernacoli, Pietà, tutta l'iconografia del cattolicismo, come si addice al buon gusto di un poeta moderno e pagano: tutto il paganesimo della cristianità. - Poi, nei dì successivi, sotto l'afa, i commenti, le dispute, la gara, le chiacchiere, nella penombra di quelle camere, dove si soffocava, con alle finestre vetri antichi colorati e dipinti, donde, a stento riesciva la luce, con, dentro, l'ingombro delle reliquie senza voce di un passato, muffito, tarlato anemico, ed insieme adiposo e lussurioso, inutile e sfarzoso, come lo stile e l'arte del padrone in esilio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Antidannunziana
D'Annunzio al vaglio della critica
di Gian Luigi Lucini
Studio editoriale lombardo
1914 pagine 379

   





Fiesole Settignano Firenze Vergini Vergini Vergini Pietà