al sogno, non son forse il più pazzo ed il meno felice?
Il contadino
Io sono nel divino fanciullo!
L'operaio
Io son fuoco tra il fuoco siderale!
Il poeta
Io mi sublimo in questa umiliazione come un Cristo risorto.
(Tutta la Folla è inginocchiata; lentamente il Borghese si flette e cade colla faccia a terra.)
Le campane
Suoniam gioconde la liberazione: ora i gufi acciecati si sbatton nella polverecoll'ali inutili. Il nostro suono è luce.
I sussurri
Tutta la terra palpita, come un gigante buono.
La rosa bacia il gilio: e la spiga il papavero.
L 'erbe soffici e verdi preparano i giacilii delli amori.
Fiori. Nei cuori germina la certezza.
Nella purezza del cielo immensuratocorre un beato fremito. Sanno e riposano.
Cristo di Fiandra
Un Borghese
Ecco risplendon corazze e cimieriin fondo della via, in questa dubia oscurità d'androni:
poi verran molti onesti alabardieridall'una man portando doppieri, dall'altra l'arme.
Una Ragazza
E in fondo?
Un Borghese
Dove?...Ah! Il Capitolo abbaziale in belle stole,
mitre e bastoni curvi ed ermellini.
Una Ragazza.
Rifioriscon gilii rose e violesull'abiti prolissi.
Un Borghese
Son ricchi assai di fiori di sete e di velluto.
Una Dispensatrice di fiori
Calici e petali lungo la via, armonia di colori e di profumivado spargendo perché verrà sul ghiaccio e nella neve:
oh, li olezzi invernali son più miti più leggiadri e squisiti,
tra le brume ed il vento.
Una Dama
Dalle secrete viole accompagnatii pifferi sommessi intonano un concerto che non mi so spiegare:
sembra un riso di bimbo nella culla od un lamento, ma dolce,
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