ora, disfuma in tenui vapori.
Ecco, all'istante, orbe magnificaaffaccia il ventre e si rigira
dolce e melata, offerta e piana,
pandemia alata del molle cielo,
ad ogni stella che le vien presso:
ma, se sospira un alito di brezza,
ecco, scoscendere pare alla terralanguida, bionda, tenue carezza;
s'adagia e si riposa,
in cima ai colli folti di verzura,
nel seno di un giacinto,
nel cuore di una rosa.
Oh, la frescura!
Dondola il pioppo la rama oscura,
la lunga ramora canora all'alito!
e, tra le ramore, passa silentee riverente il bacio della Luna.
* * *
La Luna non s'addorme nei boschetti,
per quanto prediliga Caccie, Silvestri, Pastorelli e Ginnetti:
guizza, sguscia, si effonde,
dalla frappa, in sull'onde.
L'acque fremono al raggio:
salgono a lei per ribaciarla in bocca;
l'attirano nel gorgo per berla intimamente,
per possederla liquida come l'argento colato,
frigida e smorta, cattiva come un filtro fatato.
Or son gorgogli, risa commosse,
sciacquii indecisi, fresche promesse:
gemiti stridono, se gemon li spruzzi,
strepiti azzurri e stelleggiantidi fuochi erranti,
sulla criniera ispida e grigiadell'onda nera, tonda e callipigia.
Quindi, in sordina, un trillar piano,
spunto in cadenza a morire lontano:
propone il la la Rana assortaa governare l'orchestra:
interza presso il Grillo
un lesto compromessotra le tenebre e il dì;
li riassume una Voce; li trasforma,
nell'inno lucente, sigillo di note,
l'imprime in sull'acque,
in sul cielo, così:
* * *
- "La Luna!
| |
Luna Luna Caccie Silvestri Pastorelli Ginnetti Rana Grillo Voce Luna
|