Sopra ai rivoli d'argentosommessi, trillando ai vicini
salici inchinati;
tra le nubi fuggenti, o pallid'Astro
di prezioso alabastro incandescente;
la Luna!
vigilatrice nel Sonno:
stanno i convegni d'amor sospiratidentro alla selva e i prati che s'addormono.
Io rilevai la man gocciando stille,
fosforiche scintille,
dal rivolo lucente del tuo raggio,
e m'aspersi la fronte, e ne profersiall'amata vicina.
Oh, serene promesse oh incantamento,
oh, felice momento del tempo avventurato!
Un sospir ti raggiunge nel viaggio,
Luna, e ti ferma alcun poco ad attendere:
tu lo assorbi col fuoco pallido del tuo volto;
il sospir si è rivolto e scende a metiepida gocciola,
lagrima tiepida,
bacio di luce,
nota d'amore,
sulla mia bocca, protesa a beverlo." -
* * *
Oh, le bell'acque s'incantano e fremonosotto lo strascico dell'imperiale
frigida Amante, perfida Amica
sterile, nobile e vagabonda!
Ella sorge stillante; si riasciugale membra neghittose e lattescenti,
macerate in un bagno medicatodall'ambra acida di bergamotto,
dentro alla chioma biondadi una nube che incontra e corre via.
La nube tremula in leggiadria;
sorpresa, pallida si trascolora;
dietro una scia di rosei velilascia guizzando, come il pudore,
delle intraviste sue nudità.
La Luna va.
* * *
Non par che fumicome un Pascià
dal corno fossile di un cupreo chibouckil suo sogno d'Oriente,
coll'oppio dispensiere,
pel mitologico vecchio verziere,
se si addormenta,
grossa e rotonda,
sopra un sofà
di turchesi imperlati
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