semi scoperta in mezzo all'alone,
che le sopporta le sue beltà?
* * *
Miracoli, apparir nel plenilunio,
disegnati sull'orbe completa,
palmizii e case e il cane sacro a Persefone,
pozzo e villano con la falce in mano,
vecchie streghe che accorrono al sabbato,
vieti perché di fiaba e d'illusione.
Ma se Boschita il teschio scialbospicca dal busto d'Huytaca curva
sulla fattura a condensaregilio e tamala composti in droghe,
sanguinolente lo sferra all'empireo;
ruota il teschio nel vuoto della notte,
cangiante cresce come un opale:
il sangue si raggruma sul lembo delle nubi,
climaterico, piove, spasimando.
* * *
A poco, a poco, Luna enigmaticavolgi e ti posa dietro al dorso dei colli:
cala, ti umilia sull'ultimo rossore,
estremo cilio socchiuso, mentre trabocchi in giù.
Sbatte, svolazza; nera virtù,
membrana tesa di pipistrello;
ti stampa invidioso sulla faccial'ala protesa, mezza larva a fortuna
per le brillanti maschere del cielo,
ti affattura a risorgere opportuna.
Saporosi vapor' teneri e molli!
Fruscia, sospiro, con alito di brezza:
passa, carezza, sulla frescura,
sulla verzura impietositaal morir della Luna,
dentro la selva discreta.
Filo di luce, oltre al dorso dei colli,
o Pallidissima-Irrequieta,
piangi in silenzio l'androgina avventuraInsaziata-Complessa dell'Amore?
Ginandre, muor la Luna
alli angiporti delle vagole nubi,
la Luna strana che vi assomiglia,
riversa confonde di sotto le cilialunghe e perverse l'iridi revulse,
le spegne nel patema convulse!
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Persefone Boschita Huytaca Luna Luna Amore Luna Luna
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