similitudine di carità
sul frutto tenerello,
sangue e miele commisto, di tra i baci d'un amor senza paribel giojello e tra i rari
se uscito fuor di culla spezzerà all'umili il pan d'or della parolaed ai forti veggenti donerà
una teda pel bujo e una bipenneper la foresta della cattività.
Passa un ascoltatore che se ne intende: sogghigna e se ne va.
Codesta pifferatadice, "par confettata come una disgraziata
parata funambolica. Andate là:
o i suonatori perdono le note o sono vuote le zucche dei marraniche aspettan l'indomani sopra il trillo dei pifferi.
Ed in fine m'annoia."
La danza d'amore
Sotto ai miti splendoridelle notti serene
sorgono, coll'incanto, le Sirene
brune a comporre le strofe ed i cori.
Van pel calmo giardinoche la rugiada bagna,
da che la viola ride e trilla il ribechino.
Io lo so, sotto le piante odorosestanno i molli giacigli, stanno i grati refugi;
io lo so, che tra i gigli e le roseride propizio il Nume.
Or voi le udite, queste mie note,
cantano d'amore, cantano.
La Dama e il Cavaliere vanno lontano,
sotto alla volta verde dei laureti.
- "Respiriamo, Signora,
li aromati capziosi e inebrianti,
che da i calici i fiori, come bracieri di giada,
inalzano, Signora:
inebriamoci del vinodolce che spreme la bionda Citerea
dalle turgide grappe raccolte nella vigna del piacere;
inebriamoci, Signora." -
La Dama e il Cavalier vanno lontano,
lontan' sotto alla volta verde dei laureti.
Or voi le udite queste mie note,
cantano d'amore, cantano.
- "Oh perché mai, Signora,
l'occhi miei s'affisano nei vostri;
oh perché mai Signora,
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