di Caterina
o di Rosina.
Battiamo i tacchisopra al mosaico.
Lo stile farisaicosànno le dita: alla squisita taglia s'adunghiano
e non la lasciano."
Alvise Vendramin s'acconcia a scialisopra la Piazza: or qui s'impazza
il montanaro allocco col pitoccodei canali.
- Che fanno i Tre? Che fanno i Dieci?
Comandan preciper li annegati di Canal Orfano
e per quei che verrannoassassinati. -
- Zitti, passano i Zaffi. -
Alvise Vendramin è un gentiluomo.
Colomba va colla tiorba, a spassoper le sucide calli:
mormora la laguna e non fa chiassosopra l'ormeggi varii
delle gondole.
I legni, a striscie, dentro all'acque mobilisomiglian delle biscie
impazienti a mordere.
Gioconda flava è innamorata forse d'uno Uscocco?
A Malamocco
han trovato due giovani annegati,
stretti, abbracciati.
Una era pallida e rugiadosacome una rosa
colta al mattino:
l'altro robusto e ben formatoe il giustacuore aveva pezzato
in verde e in rosso:
Speranza! Amore! Quale peccato!
L'Avogador ha scritto sulla bara,
ma il Francescano mi andò lontano coll'acqua santa.
Balla, canta! La tiorbasinghiozza sul mortorio?
Le galeote van lungi: i mezzà
s'impinzano di mille rarità.
Vasi ed argenti!
E all'indigenti? -
Canta, balla,
balla, canta,
cosa santa è vedere e non godere."
Alvise Vendramin sorride a pena:
questa serena giornata d'aprile
è ben mite e gentilese fa risuscitare sopra ai farsetti,
ed ai giubbetti,
qualche vecchio ricamo e qualche medagliuzza.
- Chi singhiozza là giù? -
Zitti passano i Zaffi:
una gondola nera e sospettosava sopra l'acqua d'un color di rosa.
Friuli, Friuli!
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