Ah ah ah ahLiauba, liauba! por arià."
Ranz des Vaches du Canton de Fribourg
- "Pastora, già a quest'ora il torrente minaccia:
voi siete all'altra riva in sicurtà: volgete qua un'occhiatae datemi la mano. I macigni che fanno sopra l'acque,
sì come al primo piacque di gettarli, un istabile pontesono muffosi e lubrici assai.
Pastora, già a quest'ora il torrente minaccia:
e più radiosa faccia io non vidi già mai risplendere sui prati d'Appenzell".
I grossi armenti di papà Gilles
furon di buon mattino qui sui pascoli:
volan coll'ali tese al vento azzurro l'avoltori rapaci:
rapiran cuori, rapiran baci?
Dove, quando, qua e là?
Da, da, fallerì, fallerà.
- "Pastor, più in là v'è il passator'; a tutte l'oreimbarca gente come gli piace.
Le mie mani son tenere e gentili,
né le braccia mi giungono al di là dell'acque ad ajutarvi.
Le vacche muggono, muggono in coro:
miglior lavoro non v'ha del mungere.
Le vacche vengono in un sonoro squillar di campanelle,
stellate, bionde, nere,
rosee, giovani, altere, capricciose, or lente, or timorose.
Vacche, vacche per mungere, sotto ai mobili faggiinnamorati del vento azzurro e frigido."
Le sonagliere squillan sui dirupi e dalli acuti scoglisi rivolgono l'echi alla pianura. Una sicura giornata
anticipa la grata e profumata levata del sole.
Un avoltore figge lo sguardo nella pupilla azzurra alla captiva.
Piagherà il cuore a questa montanina pastorella?
Dove, quando, qua e là?
Da, da, fallerì, fallerà.
- "Pastora, d'ora in ora, il torrente decresce;
sì che d'un balzo attingo all'opposita riva.
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