è un cristallo rubino che sfavillacome la primavera all'aurora,
e venuta alla soglia della vita volontaria e sincera;
sacrificata dal vento e della piovaaffidata all'alba ventura
la casta sofferenza autentica e prova l'amore;
evolve la gioia serena il saporoso frutto dal fiore."
Per "Un Amico"
Amico, il nostro dì precipita alla notteprima del sole occiduo;
Amico, e intorno a noivediam correre a stuolo molti Eroi,
gettando grida e squassando bipenni,
e, teoria violacea, delle verginia lagrimar sulle recenti bare.
Quindi Vecchie ed Infanti
e un lamentar di piantisenza rimessione
e una canzonedi contadina stanca al ritornare
da i solchi pigri e infranti:
e strida a un'officina senza posa,
fischii pel cieloed il fumo che fiotta come un velo,
nube infausta, e s'addensasul volto sorridente di una nuvola.
Amico, ogni cosa, mi par, si riposaasfisiata d'amore e di dolore; anche la rosa,
sull'erbe lucenti ama, si ammala d'amore,
e pur noi ci uccidiamo nel pensierotorbido e nero a fissar l'a venire.
Stagnano brume alla vigilatricecoscienza del Sogno;
ora il massimo pensier freme e nitriscese odora vento di lotta lontana,
eroico polledro di peana.
E avvampa ancor nelle basse latebredella nostra coscienza
una fiaccola rossa di prescienzae batte il sangue all'arterie gonfiate
come sorge entusiasmo,
e squillan le parolecome trombe imboccate
se ghignano ingiustizie.
Nuove intenzioni hanno riposo,
tregua e battaglia insiemedentro alla grande arena del pensiero;
tra chi fescenna canti e chi ne gemeschiudiam le ferree porte del Mistero.
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