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      al folgorare del nuovo dì.
      Per "Un Tristo"
     
      Anima; abbiam trovato in sulla viadell'ingrato ricrederci
      e tra i pallidi albor della speranzaun falso Mendicante.
      Mentito aspetto e mentito sembiante,
      lungo le siepi spinose e infioratesdrajato sotto le piante in accidia,
      la mano ci stese inerte e dubiaper estrema elemosina.
     
      Anima; abbiamo accolto nella casaquesta lercia figura
      e con assidua cura, per intima poesia,
      l'abbiamo assunto a noi;
      ed abbiam voluto dischiudergli il cuore,
      ed abbiamo voluto portare la lucedentro le tenebre del suo tentare.
     
      Oh! Giardini esultavan nel nostro pensieroD'insolita vaghezza;
      colmi giardini a profumar sentieridi pace e di bellezza,
      a porger dolci e care infiorescenze,
      prospettiche apparenze e colonnati.
      E canti e risa e giocondi sollazziS'imbaldanzivano dentro i palazzi
      alle parate di generose illusioni,
      come dalla fontana, ammaliate,
      sorgevano Ninfe imperlated'argento nell'argento della luna,
      doviziosa fortuna all'imaginazione.
      Oh! Giardini fiorivan nel pensiero;
      e carole di bimbe e di bambinicandide e rosei a giocare tra i fiori,
      a corruscar, lontane, di splendoriaccesi dalle parole
      sacre di gloria e a nobili destini.
     
      Noi gli offerimmo amore.
      Istrionesco all'abito e alla voceci raccontò un dolore,
      accattato a ricordo di menzogna:
      e pur dentro ghignava insidiosod'ogni parola mentita.
     
      Ma lo guardammo nelli occhi:
      fuggivano i nostri sguisciando,
      paurose biscie dai cigli socchiusireclini di vaga malizia;
      si nascondevano dentro.
      Anche sul petto gl'imponemmo le mani;
      ma il suo cuor ci sfuggiva le palme,


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Le Antitesi e Le Perversità
di Gian Luigi Lucini
pagine 207

   





Tristo Mendicante Ninfe