convulsionava, strideva, gemeva,
povero, tristo, indociled'ogni e qualunque virtù.
Anima; abbiamo errato:
egli ci ha castigato.
Ma, in un giorno d'oblio,
non si era avventurato alla preziosa deliziadi rinnovarsi, fosco e conturbato?
Non gli offerimmo, in grazia,
le mani per sorreggerlo,
il desco per sfamarlo,
la casa a custodirlo,
la camicia a coprirlo?
non gli porgemmo, a esempio, un sacrificioumile ed imperiale per le lotte feconde
per schiacciare le serpi del livore,
riavvolte in sulle spine al maleficio,
gelose e invereconde?
Anima, abbiamo errato.
Invano, per le labra esulcerateabbiam recato ristoro e fragranza
dentro coppe infiorate,
nepenti d'amicizia e di favori:
tentammo, invano, sulle guancie imbiaccatecarezze veritiere, convincenti e sincere,
Anima, se increspar biechi livoridalle guercie pupille
ai protesi favori della nostra bontà.
Anima, abbiamo errato; al Mendicante
abbiam chiuso le porte in sulla faccia.
Quanto egli dica e faccia sarà stolto annaspare;
abbiamo smascherato la Maschera malnata;
ora, tra ciglio e ciglio gli sigillo,
in un marchio rovente,
la sua verità.
Non importa! Lo spasimo e l'ingannoraffinan noi dall'animalità.
Fiammeggia in sulle cimeL'entusiasmo a novissime prove.
Non importa! Vagisce la mirabil bisognadi un Eroe necessario
a sventolare sui tumuliun gonfalone ardente a redenzione.
Dai carnai della guerra ascende il Milite
terse le armi nei fiori;
s'avvia, in sulla pace, all'indomani:
o aspetta la Sposa giocondaansiosa al saluto protesegli le mani.
CONGEDO
... per risciacquarmi la bocca
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Mendicante Maschera Eroe Milite Sposa
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