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      voci a minaccia oscena,
      contro a un affetto, contro alla pia speranza, contro a un desiodi migliori giornate!
     
      Ella piange e i singulti l'urtano il petto; Ella piangeper sé, per l'a venire: in un'ora, in un'esigua ora
      di tempo, tutta la vita infranta! Ritorneran le giojele domestiche gioje incantatrici?
      Non forse in quest'ora l'eternità enorme invincibile del Dolore?
     
      E le gaiezze a volo,
      farfalle d'amor disertanti la chiusa casa ed oscura,
      dietro al raggio danzante;
      e le gaiezze a volo pel ciel calmo del vespero!
      I bimbi intorno stanno e temono comprendere.
      Perché piange la donna e si lamenta? Non le carezzescendono sulla fronte reclinata
      balsamo d'ogni piaga, conforto d'ogni lagrima?
      Non splende il sole,
      il bel sole giocondo ch'innonda il villaggio e che spingel'infanzia ai giuochi?".
     
      Non ha madre chi sofre? Sui Loro pianti scendebenigna ed alacre a tergere la materna mano e la bocca
      mormorante di pace e d'oblio; vigilano e conservano,
      dopo l'affanno, il sorriso geniale."
      Essi non vider mai: estasiati e pur turbati ancoramiran l'occhi innocenti,
      e dalla vista un turbine di cose al petto fan tumulto:
      splende l'occhio ed attende.
     
      E pure il sol che in fondo alla strada montana or si ritira,
      poco fa lumeggiava per l'androne li scabri gradi della scalausata e la porta di quercia persa e ferrata:
      è ver che stan le foglie, sparse foglied'oro vivissime cui il turbine l'altra notte spinse
      fin dentro nel villaggio:
      ma queste foglie scintillano, ed ardori e letiziebacchiche qui ammoniscono.
     
      Poi che più lontano intorno alla fontana che canta e trilla


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Le Antitesi e Le Perversità
di Gian Luigi Lucini
pagine 207

   





Dolore