Amica, seguitammo il corso del torrente,
per la curiosità: il torrente moriva sulla spiaggiain faccia all'ampia, alla distesa verità dell'oceano.
Nell'ora meridiana, come qui sonnecchiavanoi giardini alle sieste.
Coll'edere pendenti, glicine scapigliatemenzogna agreste alle ville borghesi:
liane morbide, capri selvaggi,
dendriferi viaggi, aggrovigliati meandri di sterpi,
sopra ai lentischi tenui, dei rigidi piumetti a fiammeggiare.
Oh bellezze minuscole, dita di araldiche felci e cicutedi tra le foglie acute delli allori
ornamento dai muri, sui muri dentro ai muri del giardino,
a sonnecchiare stanco della parata estiva.
Ho pensato all'enorme vegetazione artisticasopra le vecchie mura a soffocar le pietre;
ho pensato all'estetica proflusa dalle nostre carezzesopra a un semplice amore di parola,
per una semplice parola d'amore, nel cuore!
In fine in riva al mare, al mare di tristezza,
la sera era calata.
La Passante
Per quella notte al ritorno, una promessa: "Fratello!"
Il Passante
Sorella, sia: ma l'alba ci sorprese nell'incerto.
La Passante
Lasciate ch'entri il sole del meriggio.
Il Passante
Apriamo le finestre.
Finestra aperta sopra a un paesaggioimagine leale a un sentimento: ditemi, che sentite?
La Passante
Ecco: prima la valle: o quanto verde e soffice,
velluto riccio ai piedi. I boschetti a languir di voluttà
sopra alle molli concavità.
Poi il torrente, i pioppi in fila processionando.
L'onda cammina, non si rivolge,
l'onda si svolge e s'avvicina all'estuare.
Seguitiamo la strada dell'acqua.
Il mare: sulla spiaggia a sedersi:
| |
Passante Passante Passante Passante Passante
|