eccitami, ti supplico: uccidi il sogno...
ma senza, ahimé, senza quell'artifizii ...
Lo so, li impieghi... coi vecchi, lo so... Non sono vecchio:
ho il sogno troppo biondo e troppo azzurro.
Fa in modo ch'io ti senta, senza ch'io ti veda.
Lasciami imaginare.
Ho bisogno di tenere pietà sensuali e blande:
e non affaticarmi di violente e maldestre aspirazioni.
Così Gretchen, contesta lo sguardo ai seni di troppo affaticati:
e compiacente, va... lasciami, ... non partire.
Eccoti i soldi: numera: ritorna.
No, non per il denaro...
Senti: s'io sono avaro, è per l'anima mia...
e pure in questo istante, non m'hai rubato parola.
Non ridere, ti prego... Io t'ho detto già troppo:
dimentica, ragazza. Gretchen, il Dottor Faust,
avanti Mefistofele era più giovane di me...
e sono giovane io".
Ho declamato, ho fatto ridere:
e la mia originalità ebbe gratis un frutto in ogni serada portarmi alla bocca, ed a sermoneggiare nella notte.
La Passante
Io sono assai più giovane di voi uscito in sull'Aprile
,
sono meno inquieta, non mi fabrico pene e reticenze ai piaceri.
Il Passante
Non vi faccio vergogna?
Io vi confessai, la pubertà
trova la vanità del sogno biancocome si piace il libertino stanco
del prezzo afrodisiaco d'una sospetta verginità.
Coll'innocenza dei sedici annila femina è più dotta d'un corazziere:
a sedici anni ho composto una culla di liriche volantiingenuamente assai sciocco e benigno,
addormentai l'amore sopra la berceuse dei belati morali.
Daphni ritrova la scienza sulle labra di Chloe ahimé,
poi che Lycori spiega i rudimenti.
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