Ho dovuto passare per le mani mercenarie, Signora,
ho dovuto spogliare del velo petrarchescola Venere celeste per accettar le vecchie e meste e stanche
lezioni erotiche, per profittarne, ah poco!
Ogni gonna ricopre un mistero:
questo mistero è un sogno: ogni sogno è fratello:
sogno di pubertà: la baldracca di piazza che si dà
per pochi soldi sollecita il sogno, come la sposa, come l'amante.
Se la carne s'appressa alla carne, a dio al sogno.
Per ricercar il sogno vivo, nobile freno, sulla carne?
Per averlo, e poi? ... La solita domanda: la solita risposta. -
A ciascuno di noi fu grave inganno, non vi pare, Signora,
un vespero di pura immensità, e un'offerta di fiori.
La Passante
Scendiamo, scendiamo!
Qualcuno, qualche cosa mi prese e mi rapì.
Ch'io seta le tue mani, forte alla taglia mia.
Assicurati i fiori alla ghirlanda, che non cadano i fiori".
Baciami e dimmi: dì se le labra mie hanno il sapore dell'altre notti.
Il Passante
Ma prova di convincermi! Luce rifratta in sette colori: non oltre.
La Passante
Dì ancora: "Nella morte, oh bianca, oh mia,
non potremo sentir la frenesianon mai provata, non mai sentita,
della mia potenza, del tuo valore,
non potremo svuotare nella morte tutto l'amor, la vita?"
Baciami!
Il Passante
Noi troveremo sempre la carne.
La Passante
Baciami!
Il Passante
Oh ma tutte han saputo questa viav'hanno lasciato sangue e fiori ed orme.
La Passante
Per la via del fiume?
Il Passante
E sopra alle terrazze del giardino.
La Passante
Sarà sempre così.
Il Passante
Fate portar la lampada: chiudiamo al sol la camera.
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Venere Passante Passante Passante Passante Passante Passante Passante Passante Passante Passante
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