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      io vorrò studiar la tua filosofia.
      Poeta: lo dici: e pure, mi presterò a scandiresulla grave armonia delle tue sillabe
      il mio desiderare ed il mio offrirmi.
      Vieni. Il vento è assai pungente. Viene dal tuo paese.
     
      Il Passante
     
      Come la verità.
     
      La Ninina
     
      Come il freddo ed il gelo. Come se noi volassimo pel cielo nudi! Ah ah!
     
      Il Passante
     
      Come il mio sorriso cortese che mi ti rifiuta.
     
      La Ninina
     
      No: le tue povere mani han troppo freddo.
      È necessario ch'io te le riscaldi.
      No: nelli occhi spavaldi veggo l'indecisione,
      di seguirmi, di avermi, d'avere il passatempo d'un istante d'amore.
      No: le tue mani volontarie e belle, pure ed aristocratichenon svolgon le pragmatiche nojose d'un sacrificio vano,
      e d'un dovere che ti sei imposto.
      Le tue mani gelano.
      So una valletta rosea e profumata vicino, là dove mi batte il cuore,
      la valletta s'inturgida lieta all'anelare ritmico: so il fioreche cresce rosso e che non perde petali, un eterno tesoro
      di feminilità, so la voluttà calma che vi plachiper i dolori della notte. Donatemi le mani.
      Nella valletta dei seni s'ascondano, come due uccellini spauriti,
      si riscaldino e stiano calme e unite,
      ad aspettar Primavera e buon sole.
      Io sono una munifica regale:
      ho ritornato al gusto della vita lo stanco, l'insaziato:
      ho ricantato un molle pastorale sopra ad un tradito e un suicida.
      Per chi s'affida alla bionda bellezza,
      trovo un porto sicuro al fortunale e trovo una carezzasul lutto di un recente funerale.
      Dammi le mani volontarie e belle, le mani aristocraticheche stanno a inlividirsi.


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Le Antitesi e Le Perversità
di Gian Luigi Lucini
pagine 207

   





Passante Ninina Passante Ninina Primavera