estasi in un dolore senza principio e fine;
e smarrire il pudore per esprimere e diretutto questo sofrire!...
La Ninina
Ma sì, bambino mio. E tutto quanto non ti ho detto ancora,
per la tua noja, per la tua gioja;
perché s'anneghi il passato e scompajacome un baja scipita ed inutile,
perché s'anneghin dentro alle mie coscieil rimorso, il rimpianto, l'intenzioni,
perché non paja che tu non abbia mai gustato amore,
perché tutto divien nuovo per te, e eterno e inatteso,
perché tu sei oppresso, coperto, proteso sotto alla mia bellezza...
Il Passante
(E vidi nelle piane dell'estate due cavalieri a perdersi al galoppo,
lasciarsi in sul quadrivio e trovarsi alla sera in sulla spiaggia.
E vidi per l'autunno le villette disperder bianche stelle ai gelsomini,
e vidi tra le siepi lagrimose occhieggiare i bambinied appassir tra i seni delle belle l'ultime tuberose...
E ancora alle ringhiere striduli pavoni coi ciuffi imparruccati a pompeggiare,
e immobili i garzoni ad aspettare).
La Ninina
Lentamente sentirsi assorbire,
lentamente sentirsi a mancare,
lentamente lasciar profluiretutto il sangue del corpo, e dormire... con un velo di viola sull'occhi,
un tremito ai ginocchi, e l'ultime parole balbettate...
Son l'implacabile Iddia al sacrifizio,
son più grande, più nobile del Vizio,
sono la Virtù del Vizio, funzione della carne,
ufficio alla materia; sono pure la Madre d'ogni e qualunque creaturaperché sono la Morte nella Gioja.
Il Passante
Per tutti i lieviti millennarii e perversi della razza umana,
perché in codesto istante anche l'amante più pura e più santa
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