ho finito d'ubbidire!
Ed il Principe padronefa impiccare il mascalzone. -
Due!
Due sono quest'occhi, queste mani, queste orecchie;
la bocca, una e trina inforna tutto quantoe in breve sparito ahimé! la bocca
dove tocca divora e abrucia.
Delle altre Voci, intonate a Coro,
lontano e dall'alto interrompono
Tutte le cose bianche si spandono sul cielolanguide e stanche.
E tutte le corolle delle rose, delle rose candide, tutti i petali bianchidelle vesti d'argento delle spose,
sul cielo, nel cielo, pel cielo.
Tutti i picchi di neve,
tutte le stelle dei gelsomini,
tutte le coscienze dei bambini,
tutti li agnelli a pena nati,
sul cielo, sul cielo.
L'Oriente è una coppa di cristallopiena di latte puro:
un Fantolin regale si è rizzatorisplendente e sicuro agitando una spada di metallo, forbito e duro,
una spada, una fiammacandida e trasparente,
sul cielo, sul cielo.
Tutte le cose bianche rinascono da morte.
La bianca apparizione, intuona la canzone.
Teoria che va per li stellati campi notturni,
Fate brune e bianchi Frati.
Teoria e processione.
Gelan le bianche cose:
sul cielo, sul cielo!
Han gelato le rose sui seni delle spose.
Passan le lunghe schiere, l'una di contro all'altra,
piangon d'elevazione,
la canzone è un singhiozzo...
Anche le stelle sono a fatto bianche...
Una Voce isolata e assai distinta
Non vedete la luce...
L'Ubriaco
Terra rossa in un mare di vino e di sangue!
No; tutto il sangue delle Trecche innamoratee le borse inzaccherate delle Mammane,
tutte le Mammane alle sottane delle Trecche,
eh! ma perché?... -
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