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      del cielo e della terra tormentata, aspettavamo come un'incantata portaad aprirsi in fondo tra le penombre dubitose e fredde
      per spalancarci un giardino giocondo.
      E voi ed io uscimmo: noi speriamo il giardinocome il sentiero svolto, speriamo i fiori, l'acque, i frutti
      i sogni, ... sì sopra a tutto i sogni; e forse già sappiamoche la nostra speranza è cosa vana, e né illusi né tristi,
      né persuasi, ma arditi, procediamoalla disillusione che vogliamo.
     
      La Passante
     
      È vero. Sento tutto quanto mi dite,
      e che risponde a ciò che ho già pensato. Lo sento così profondamenteche ho paura che mi inganniate: non avete mai saputo che la comedia
      appare molte volte assai più vera della verità?
     
      Il Passante
     
      Dubitosa!
      Se ingenuamente una bambina vi porgerà una rosa,
      rosa vergine e rossa e smagliante,
      penserete voi forse che la rosa è di seta e a fatturaprofumata dalle distillerie chimiche dell'inganno? -
      Nei prati verdi e buoni della coscienza,
      passano i rivoletti a rifrescare coll'argento dell'acquele radici sizienti all'erbe e ai salici;
      acque cortesi e fresche per l'ardori meridiani della passione,
      acque mediche ai subiti languori della passione instabile;
      acque ragione di fermezza e santa costanza alla quiete.
      I rivoli canori passano in mezzo ai prati e nutricano i fiori;
      anche nel garrulo motivo rauco,
      radon dai margini i rivolettimolte pietruzze nere e le portano a mare ad annegarsi.
      Acque d'oblio! Lontane all'oceano, questi indici di notte,
      codesti dubii che non si confessano.
      Passi la buona acqua del lavacro ora e per sempre


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Le Antitesi e Le Perversità
di Gian Luigi Lucini
pagine 207

   





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