d'essere morta. No...
Il Passante
Perché no? Sciocchezze, credetemi,
val meglio lo scarlatto. Non fermiamoci, andiam più avanti ancora,
dove vuole il mio cuore. Volete accompagnarmi?
La Passante
Che domande! Noi due soli eravamo in cammino ch'avesser rispondenzanell'occhi. Ho visto il vostro sguardo poco fa,
per questa inanità d'una scintilla elettrica ed umananon ho trovato strana la vostra impertinenza.
Tutta la gente che va per questa via, ci ignora e sta assai benesenza la nostra compagnia, se pure ci conosca di persona come
qualunque altra persona che trascorre. Mi avete fermata?
Seguitiamo. Per questo? Per il cuore?
Ho bisogno di calma e di calore.
Il Passante
Mi avete ascoltato per questo, per le spalle nude?
La Passante ed Il Passante
Su via, andiamo avanti.
Una Fanciulla sopra la porta di un tugurio
Dolce a fermarsi all'ombra dell'olmajapassa il ruscello e canta
ride alla ghiaja.
Un incanto di nebbie alla mattinafolleggia nella selva; ciarpa di fumi, fumi di cielo.
La corona di viti alla collina,
nell'incensare delle nebbie appare.
Fermatevi. Sotto all'olmaja, nelle penombrenon sentirete il giorno che tramonta perché è sempre crepuscolo;
tanto presto tramonta il giorno.
Ecco la sera già? Che sperate al di là della sera?
Questa sera fermatevi: v'offro ospitalità;
le vie sono oscure; partirete domani.
Il Passante
Dov'è il mio cuore? Lo sentite voi a battere ancora?
Vuole fermarsi il cuore?
Una Fanciulla sopra la porta di un tugurio
Aurora! Ho aperto nella notte un faro prestigiosoa richiamar lo sposo lontano.
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