per rifiutare il bacio e la carezza,
l'ebrezza della carne e la potenza dell'oro;
per custodire intatto il mitico tesoro della mia coscienzasfidando la viltà del corpo, l'entusiasmo dei sensi, e l'acutezza delle prevenzioni,
per fabricare un modo di rinuncia e sorbire egoisticamente orgogliosotutto il fiele lasciato nelle coppe dalla sete astuta dell'altri che lo rifiutò;
per fuggire il pericolo di vivere più che non lo volessi;
non tardai ed elessi il sorriso sdentato del teschioe risposi allo strabico fulgor dei diamanti
senza rimpianti, per incontrarvi.
La Passante
Siete certo che mi avreste incontrato?
Il Passante
Voi non sentivate che dovevate incontrarmi?
La Passante
Rispondete, non interrogate.
Il Passante
Silenzio. Guardate.
III Episodio
La Passante
...e siamo giunti qui, donde partimmo.
Il Passante
Non mi pare. Cometa gemella v'ho tracciato un'orbitamiracolosa e vaga che non si acconcia né si inanella
col torneo delli astri. Vi ho segnato, sorella, a punti d'orouna elissi curiosa. Abbiam sfiorato i limpidi alabastri
dell'altre stelle lucide, e i tremolii inquietidelle piccole rose celesti: viaggiatori poeti
abbiam raccolto le luci differenti e ce ne siam vestiticome di ricche e preziose cose: pur non sapremo or mai
se fu vero il viaggio, se furon vere le stelle, se partimmo di qui,
in fine se noi non siamo tutto il mondo o dentro al mondoatomi minerali d'istinto, a sopportare, non a volere -
Non importa: siam ritornati ancoracome in quella aurora
alle porte di una città. Ora è vespero.
Anzi siamo rientrati nelle porte
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